Nel mio tempo in Inghilterra mi è capitato diverse volte di sentire “Starbucks fa schifo!”, well.. il caffè non lo faranno proprio come a Napoli però una cosa è certa, i cafe di Starbucks sono sempre pieni.
Da buon italiano, la mattina amavo preparare la mia fedelissima moka, ma il richiamo della pausa caffè a lavoro, mi portava a varcare più di una volta le porte di Starbucks per ordinare “an Americano, please”.
Questa catena di caffè nasce a Seattle nel 1971 e negli anni è diventata la più grande catena del suo genere, con quasi 30000 punti vendita in tutto il mondo (si dal 2018 anche in Italia).
Ma qual’è il segreto di Starbucks? Il suo caffè “acqua, acqua”? la capacità unica dei dipendenti di storpiare il tuo nome? No.
Tra i fattori che hanno contribuito al successo di questa catena, c’è sicuramente il merito di aver costruito un grande Brand.
Mentre la concorrenza studiava come abbattere i costi, per poi abbassare i prezzi, Starbucks decise di investire nella costruzione di una solida Brand Identity, creando un look unico e riconoscibile per i suoi negozi, i suoi prodotti ed il suo merchandising (mai notato le tazze con il loro logo?).
L’aver creato un brand unico, aver lavorato sulla customer experience, gli ha permesso inoltre di alzare i prezzi, e non a caso oggi la sirena del logo di Starbucks è uno dei loghi più famosi in tutto il globo ed è diventato un vero è proprio cult tra i millennials.
Grazie a questo lavoro, oggi milioni di clienti sono orgogliosi di entrare nei loro store e pubblicare addirittura un selfie dopo aver ordinato un Frappuccino, anche se almeno la qualità di quest’ultimo, rimane del tutto discutibile.
